L'inverno - quello vero - alla fine sembra essere finalmente arrivato e con lui anche la neve ha fatto la sua comparsa. Il giorno prima nel bosco si potevano trovare le fioriture di Helleborus n., ma anche già le Primule, quest'ultime decisamente in anticipo sui tempi, visto la "strana stagione" a cui stavamo assistendo.

Ora tutto sembra essere tornato alla normalità; con il nuovo anno la foresta si è vestita di bianco, regalandomi uno spettacolo meraviglioso, nel silenzio tipico che solo con la coltre di neve è possibile "ascoltare". 

Per capire se sarà vero amore oppure una semplice infatuazione passeggera, come capita durante l'adolescenza (io l'ho superata ... e da un bel pezzo) ci vorrà del tempo; certo è che come primo appuntamento le cose sono andare bene, anzi ...meglio. Ci siamo conosciuti durante la notte di Natale, tra uno scambio di regali ed un abbraccio, ci siamo infine ritrovati mano nella mano. Solo dopo qualche giorno però, grazie alle mie continue insistenze, si è decisa a concedermi un pomeriggio in sua compagnia (in verità non vedeva l'ora di uscire, anche se non lo dava a vedere).

Riflessi, luci e colori... tutto il fascino dell'alba e di un fiume che scorre; alzarsi presto regale sempre, bene o male, delle belle soddisfazioni.

Questa mattina ho capito che probabilmente per molti sto sbagliando... eppure continuerò imperterrito a farlo. Continuerò a commettere instancabilmente lo stesso errore: assecondare la mia passione per la natura e per la fotografa per regalarmi e - se posso - regalare emozioni.

Mi sono sempre fatto splendidi regali: delicate albe, tramonti spettacolari, incontri con fantastici animali anche solo a pochi passi da casa... oppure dopo viaggi "un pò più lunghi". Spesso queste emozioni - un pò da egoista ? - le ho volute regalare solo a me stesso, altre volte le ho condivise con la mia compagna di vita, con i miei figli o con cari amici.

Altre volte le ho condivise anche con chi non conoscevo , attraverso le immagini che riuscivo a realizzare.  In ogni caso ho sempre cercato di trasferire nella singola fotografia un'emozione, il ricordo delle sensazioni che provavo durante la sua creazione.

Poi però incontri alcuni escursionisti che, saputo il genere di fotografia al quale sei appasionato, pur nella loro cordialità e simpatia, come unico esempio ti "tirano fuori" quella da 720'000 scatti... e allora capisci che stai sbagliando tutto, ma anche che è così dannatamente bello continuare a farlo!!!