L'INCONTRO CON IL BIACCO - 02 giugno 2014

Scritto da Paolo Ravasi on . Postato in BLOGS

Ancora una volta la natura riesce a sorprendermi e, nel momento più inaspettato, quando ormai la giornata sembra persa, compromessa dalla pioggia e da fastidioso vento, seppur tenue, ecco che un casuale incontro cambia tutto; partito in piena notte per poter arrivare sul posto, come consuetudine, ancor prima che albeggi per poter montare il capanno al buio, senza quindi essere visto, ho passato le prime 5 ore semplicemente... aspettando. Aspettando che la coltre di nubi si aprisse, per potermi regalare un pò di luce, aspettando che la fitta e incessante "pioggerella" smettesse di bagnare il capanno, aspettando gli ibis che si posavano ovunque, tranne dove di consueto ero abituato a fotografarli.

 

Lui invece non l'aspettavo: il BIACCO (Hierophis viridiflavus), osando non poco, visto che era in caccia proprio in prossimità di una garzaia (con almeno due coppie di aironi cenerini che avrebbero ben fatto la sua conoscenza, invitandolo a pranzo, nonostante la sua lunghezza...poco più di 1,00 mt.), quando l'ho sorpreso in prossimità della mia postazione, prima si è finto morto, attuando una classica strategia difensivi tipica della sua specie (e non solo), poi, dopo la "sfuriata" iniziale, si è dimostrato decisamente mansueto, quasi domestico, accettando la mia presenza e soprattutto lasciandosi anche maneggiare senza alcun segno di protesta: un modello disciplinato e disponibile.

 

Non ho certamente il bagaglio d'esperienza necessario per poter maneggiare rettili pericolosi, ma la consapevolezza di non rischiare praticamente nulla, in quanto non velenoso (al limite notoriamente mordace) e comunque trattandolo con le dovute cautele, il mio "nuovo amico mi ha regalato un'esperienza che ricorderò con piacere... e non è detto che sarà l'ultima.