QUEI 2 METRI CUBI SCARSI

Scritto da Paolo Ravasi on . Postato in BLOGS

Molti amici mi chiedono cosa mi spinga a rimanere per ore in un capanno, in condizioni spesso proibitive o comunque scomode; molti altri invece sanno bene quale sia il motivo che ti spinge a far diventare quei "2 metri cubi scarsi" il proprio piccolo mondo privato dal quale poterne osservare un altro, appena fuori, in tutta la sua bellezza. 

Difficilmente i primi potranno capire sino in fondo le motivazioni che mi spingono a farlo. Potrei spiegargli che in quei momenti ho l'opportunità di poter osservare con i miei occhi un mondo diverso da quello che nel quotidiano siamo abituati a guardare, oppure che lo spettacolo della natura se vissuto in prima persona è decisamente diverso da quello che si può godere da uno schermo televisivo (seppur utile anch'esso), in quanto privo di una caratteristica fondamentale, oltre a luce e suoni... gli odori. Ancora potrei spiegargli che in fondo il caldo o il freddo di questi giorni non sono altro che una parte fondamentale di tutta quell'esperienza, senza non sarebbe la stessa cosa, senza non sarebbe vissuta (il divano di casa è un'altra cosa). In verità la cosa più bella è che in quei momenti, se rimani solo in quei "2 metri cubi scarsi", impari prima di tutto a conoscere te stesso. 

 

PS La giornata di oggi è incominciata verso l'ora di pranzo, con temperature decisamente rigide (circa -2°C come massima) e, contrariamente a quanto speravo, la nebbia non ha dato alcuna tregua. Sapevo però che prima di sera, "loro" sarebbero tornati per prepararsi ad affrontare la notte; solo speravo che il ritorno a casa fosse un poco prima di quanto in invece è stato. Hanno fatto la loro comparsa improvvisamente verso le 16:30 passate, con la luce ormai talmente scarsa da farli sembrare quasi fantasmi e solo grazie al sensore della macchina fotografica ho potuto regalarmi questa singola immagine di ricordo. Non è certamente una gran cosa dal punto di vista qualitativo, ma sarà una delle immagini che mi resterà più cara. Sono rimasto ad osservarli sino a quando il buio li ha "nascosti" completamente... ed è stato bello così.