OASI LIPU DI CESANO MADERNO
Prima di descrivere nel dettaglio l'Oasi Lipu di Cesano Maderno, occorre far subito chiarezza su quanto ci si deve aspettare da un'oasi votata prima di tutto alla conservazione dell'ambiente, alla protezione delle varie specie animali e vegetali che compongono i vari habitat naturali, alla divulgazione e all'insegnamento del rispetto della natura “in genere”. L'aspetto puramente fotografico qui riveste un ruolo secondario: se ci si aspetta di visitare una “Torrile” alle porte di Milano, si rimane delusi, ma la colpa è tutta ed unicamente del visitatore: se volete una “Torrile”, semplicemente andate a Torrile.
Detto ciò, l'Oasi Lipu di Cesano Maderno nasce nel 1997 grazie alla collaborazione tra il Consorzio Parco Groane, il Comune di Cesano Maderno e la stessa LIPU, che siglano una convenzione che ufficializza la nascita dell'Oasi. Successivamente, viene realizzata la prima struttura in legno che funge da Centro Visite, la stazione di ambientamento e l'area dei microhabitat didattici.
La realizzazione da parte del Comune di Cesano Maderno di un pozzo permette quindi l'approvvigionamento di acqua per gli stagni, nati sotto l'attenta gestione da parte del Consorzio e che attualmente rappresentano la più importante “area umida” del Parco delle Groane.
Anche le vie di accesso all'area vengono migliorate ed ampliate, con sentieri e piste ciclabili, fruibili anche da persone con problemi motori e sensoriali.
Inoltre, nel 2003 tramite la sponsorizzazione della Fondazione Cariplo, viene costruito l'attuale Centro Visite dedicato a “lex Langer”.
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Nel 2006, a completamente dei lavori, il Comune di Cesano Maderno acquista due capanni per l'avvistamento della fauna, realizzati anche e soprattutto grazie alla partecipazione attiva dei volontari.
Lasciata l'auto nel comodo ed ampio parcheggio, sulla sinistra dello stesso ci si imbatte subito nel Centro Visite “Alex Lager”, una struttura in legno ben realizzate ed altrettanto ben tenuta, dove è possibile acquistare la cartine dell'Oasi (i proventi della vendita servono per la manutenzione), chiedere informazioni e consultare utili cartelli informativi. All'interno della struttura vi è anche un'ampia sala conferenze.
Dal Centro Visite parte il sentiero didattico, un percorso circolare di circa 400 metri, delimitato anche con cordoli “segna passo”, facilmente percorribile e caratterizzato dalla presenza di cartelli didattici informativi che in modo esaustivo descrivono i vari microhabitat presenti, come il prato selvatico, lo stagno, il bosco, l'arbusteto e il giardino delle farfalle.
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Tornati al Centro Visite, per giungere al primo dei due capanni di osservazione, è necessario percorrere un comodo ed ampio sentiero (percorribile anche dalle famiglie con bimbi e carrozzine al seguito), ben segnalato e anche in questo caso caratterizzato dalla presenza di altri cartelli didattici.
Il primo capanno, tipica struttura in legno con feritoie, offre una bella visuale sull'area umida, perfetto per l'osservazione della fauna ed in particolare per il birdwatching, meno per la pratica “fotografica”; l'alta posizione del capanno e la sua distanza dall'acqua non permettono di poter avere il miglior punto di ripresa ed anche con focali “spinte” occorre accontentarsi di composizioni ambientate, non permettendo scatti di dettaglio.
Attualmente (06/04/2014), anche l'ultimo tratto di percorso di accesso al capanno necessita di una miglior schermatura naturale, realizzata magari con piante ed arbusti, così da poter meglio celare l'arrivo dei visitatori al capanno alla fauna presente.
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Da qui, per giungere al secondo capanno d'osservazione, occorre riprendere la pista ciclabile, tenendosi “alti” sulla destra ed evitando di percorrere il sentiero basso, a meno di non avere stivali o scarponi impermeabili. La pista conduce il visitatore alla strada statale (via Stelvio), percorribile a piedi non senza prestare attenzione alle autovetture in transito, essendo sprovvista di marciapiede. Sulla sinistra, si può tener ben controllata l'area umida e appena possibile riprendere il sentiero pedonale in corso di realizzazione.
Anche il secondo capanno ha le stesse caratteristiche costruttive e mantiene i medesimi pregi e difetti: ottima visuale sull'area umida, ma sempre da posizione alta e distante. Anche in questo caso, più per gli amanti del birdwatching che per i fotografi naturalisti.
Nell'Oasi è presente inoltre un più ampio percorso a Nord che conduce all'Ontaneta, ad una piccola brughiera e che attraversa il Rio Bandino.
LA FAUNA
Nella zona umida è possibile osservare le classiche presenze di uccelli tipicamente legati a questo habitat, come la Gallinella d'acqua, la Folaga, il Tuffetto ed il Cormorano.
Per quanto riguarda gli ardeidi, non fa mancare la sua presenza l'Airone cenerino, così come l'Airone bianco maggiore, il Tarabuso ed il Tarabusino, questi ultimi più timidi e difficili d'avvistare.
Tra gli anatidi, come detto, la presenza maggiore è data dal Germano reale, presente tutto l'anno. Caratterizzata da presenza più stagionale è invece l'Alzavola, la Marzaiola, la Volpoca e il Mestolone.
Non manca anche il Martin pescatore.
Percorrendo i sentieri che attraversano i vari boschi, è facile poter ascoltare il canto di numerosi uccelli canori come il Fringuello, la Cincia bigia, la Cinciallegra, la Cinciarella ed il Luì piccolo; Merlo, Tordo bottaccio, Passera scopaiola, Pettirosso, Codibugnolo, Migliarino di palude e Scricciolo sono ben presenti nell'Oasi, così come il Colombaccio, la Gazza, la Ghiandaia e la Cornacchia grigia.
Tra i rapaci occorre segnalare la presenza dello Sparviere e della Poiana.
Presenti anche il Picchio rosso maggiore ed il Picchio verde.
Ti particolare nota la segnalazione di un'avvistamento, ricordata da una fotografia appesa sulle pareti del secondo capanno, del Pettazzurro.
Gli anfibi sono rappresentati dal Tritone crestato (Triturus carnifex), dal Tritone punteggiato ( Triturus vulgaris), dalla Rana verde (Rana esculenta complex), dalla Raganella (Hyla arborea), dal Rospo smeraldino (Bufo viridis) ed infine dalla Rana agile (Rana dalmatina).
Natrice dal collare (Natrix natrix) e Biacco (Hierophis viridiflavus) sono i rettili presenti nell'Oasi.
La classe dei mammiferi ovviamente non manca; segnalata la presenza quindi del Riccio (Erinaceus europaeus), dello Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), della Minilepre (Sylvilagus floridanus) e della
Volpe (Vulpes vulpes).
LA FLORA
Negli ambienti acquatici è possibile osservare le tipiche piante di questi luoghi, come la Ninfea bianca (Nymphaea alba), la Mazzasorda maggiore (Thypa latifoglia) e la Fragmite (Phragmites australis).
Sulle rive invece vi sono Ontano nero (Alnus glutinosa), Salice bianco (Salix alba) e Salicone (Salix caprea).
Gli altri habitat dell'oasi sono caratterizzati dalla presenza di Farnia (Quercus robur), Carpino (Carpinus betulus), Brugo (Calluna vulgaris), Betulla (Betula pendula), Pioppo (Popolus tremula) e Castagno (Castanea sativa), Robinia (Robinia pseudoacacia), oltre che Nocciolo (Corylus avellana) e Sambuco (Sambucus nigra).
Nei prati infine è possibile osservare splendide fioriture di Margherita selvatica e di Taràssaco comune (Taraxacum officinale), più conosciuto sotto il nome comune di “dente di leone” o “soffione”, oltre che delle altre tipiche specie da prato.
PANORAMICHE
L'area umida vista dal primo capanno d'osservazione.
L'area umida vista dal secondo capanno d'osservazione.
COME ARRIVARCI
Da Milano o da Como prendere la vecchia strada statale n. 35 (dei Giovi-Comasina) o la superstrada per Meda, fino a Cesano Maderno, poi seguire le indicazioni per l'Oasi. In treno Cesano Maderno è collegata direttamente con Milano, Como e la Brianza, per mezzo delle Ferrovie Lombarde: la stazione è a un chilometro dall'Oasi. L'Oasi è collegata con una rete di piste ciclabili nel Parco Groane.
LINK UTILI
Via Don Orione 20031 Cesano Maderno (MI)
Tel. & Fax 0362/546827
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
skype: oasi.cesanomaderno
Il centro visite è aperto da mercoledì a domenica (a esclusione del periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio e dei giorni di festività nazionale).
Orario: 10.00 – 13.00 ; 14.00 – 18.00
CONCLUSIONI
L'Oasi si presenta ben tenuta e curata, con percorsi adeguatamente segnalati e provvisti di utili ed istruttivi cartelli didattici; come anticipato, è una location votata alla conservazione della flora e fauna locale, alla divulgazione ed al birdwatching, piuttosto che alla fotografia naturalistica. Per altro sarebbe ingiusto chiedere all'Oasi di Cesano Maderno di competere per quest'ultimo aspetto con le più “quotate” oasi di Torrile e Racconigi, anche in considerazione della sua dimensione (100 ettari) e dislocazione geografica. Anzi, proprio la posizione geografica dell'Oasi alle porte di Milano, fa sì che questa rivesta un ruolo di importanza vitale per la conservazione della natura in un'area eccessivamente urbanizzata.